mercoledì 23 gennaio 2019

Sisme Space Master 3000, riparazione ampli per organo (leslie)

L'apparecchio, un amplificatore per organo a diffusori rotanti, (detto leslie) prodotto dalla Lombardi per la Sisme  di Osimo, negli anni '70, modello M3000 / LL200, numero di serie A8 5051 http://www.amplificazionilombardi.it/la-storia-amplificazioni-lombardi/, è composto da una cassa con motori e altoparlanti e da testata separata impiegante 4 EL34 che lavorano con una tensione anodica di 800V, con un trasformatore di uscita per ogni coppia con i secondari collegati in parallelo, per una potenza di 200W RMS. Uno dei due trasformatori era guasto, con il primario bruciato.
L'intervento di ricostruzione del trasformatore si è svolto presso il laboratorio di Marco Broni di Fano (pu) che costruisce ottimi trasformatori di uscita. E' consistito nel riavvolgimento di uno dei due trasformatori di uscita, è stato sbobinato contando le spire, il diametri del filo, lavoro che ha richiesto circa 15 ore dato che gli strati erano separati da carta paraffinata che è stata rimossa con opportuni trattamenti per evitare di strappare le spire del primario formate da un filo molto sottile.
In seguito il trasformatore è stato riavvolto. La fase di cablatura delle sezioni del primario ha richiesto da parte mia, molte prove strumentali per ottenere quella più adatta, infine individuata.
Si è proceduto, quindi, ad un controllo con messa a punto genrale, sostituzione di vari componenti e regolazione del bias, nonchè all'inserimento del master volume pre PI sullo chassis del finale, dato che in origine il controllo mancava, in modo da ottenere un suono più "sporco" senza demolire i muri.
Infine ho proceduto alla realizzazione degli schemi elettrici completi, mediante reverse engineering, che condivido su questa pagina.
Piccola curiosità, la ditta Lombardi di Castrocaro, pur essendo una delle più rinomate in Italia, stranamente, per una sua filosofia aziendale, non dispone degli schemi elettrici di questi apparecchi.
Condivido infine la mia esperienza in modo da evitare ad altri la stessa problematica: il trasformatore fu inviato al LABORATORIO MUSICALE CORATO https://www.laboratoriomusicale.net/it/ di Riccardo Biancolillo, che dopo aver concordato e pattuito preventivamente il riavvolgimento del trasformatore, lo ha tenuto per circa 4 mesi, che con atteggiamento sfuggente (non rispondeva al telefono e alle mail) e accampando di volta in volta evidenti e puerili scuse, non è stato in grado di effettuare il lavoro con conseguente rispedizione del vecchio (a spese mie). Diffidate quindi da questo tipo di personaggi. E' quindi confermato l'adagio popolare: "se vuoi una cosa fatta bene, fattela da solo"!

Marco Di Giosaffatte, 2018



 foto 1, immagine dell'amplificatore di potenza lato cablature.



foto 2, il vecchio trasformatore di uscita rimosso dall'amplificatore.
foto 3, il trasformatore aperto con i collegamenti del secondario.
foto 4, durante lo sbobinamento - si può vedere uno dei punti di bruciatura.
foto 5, il trasformatore riavvolto con i lamierini inseriti.
foto 6, verifica all'oscilloscopio del trasformatore riavvolto.

foto 7, controllo finale dell'amplificatore all'oscilloscopio 200W RMS.

foto 8, tensione anodica a 200W RMS in uscita.



foto 9, assorbimento di una EL34 e tensione AC in uscita su 8 Ohm (200W RMS).




schema preamplificatore




schema finale + alimentatore




schema trasformatore di uscita